“Finalmente, il 15 marzo scorso il Consiglio regionale della Puglia ha dato il via libera alla proposta di legge che prevede la nascita del Consiglio sanitario regionale (Csr), a lungo sollecitato dall’Ordine sulla base delle positive esperienze di altre regioni italiane come la Toscana”. Una nota dell’Ordine dei medici di Bari commenta così il via libera del Consiglio regionale alla legge che istituisce il nuovo organo tecnico consultivo della Giunta regionale e del Consiglio, la cui finalità principale è coinvolgere le professionalità del SSR nei processi di riforma condivisi in materia di tutela della salute. “Una notazione importante – secondo l’Ordine – va fatta sull’iter legislativo: il provvedimento è stato approvato all’unanimità, segno che esiste un giudizio positivo condiviso dalle diverse forze politiche presenti in Consiglio, indipendentemente dalla propria appartenenza, sul ruolo e sull’utilità di un organo consultivo che possa supportare l’azione di governo in materia di sanità. C’è quindi un riconoscimento delle competenze specifiche della professione medica e di tutte le altre professioni sanitarie, nonché del ruolo importante che queste possono avere nel modellare un sistema sanitario attento al diritto alla salute dei cittadini da un lato e all’efficienza ed efficacia organizzativa dall’altro”.
Nella nota l’Ordine, inoltre, “dà atto al Presidente Emiliano di aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale e di aver ascoltato le esigenze manifestate dai medici e risposto con serietà alle loro preoccupazioni e istanze, finalizzate a poter dare il proprio contributo alla riorganizzazione della Sanità pugliese” e ringrazia il consigliere Pino Romano, “tra i primi firmatari della proposta, che con costanza e dedizione ha sostenuto l’iniziativa legislativa, facilitandone il percorso fin dalla scorsa legislatura”.
Il Csr, “a lungo auspicato dall’Ordine”, sarà presieduto dall’assessore regionale alla Sanità che ne coordina i lavori ed è affiancato dal vice presidente vicario, nella persona del Presidente dell’Ordine dei Medici designato dal coordinamento regionale degli stessi ordini provinciali. Nel dettaglio, il nuovo organismo è composto dall’Ufficio di Presidenza e dall’Assemblea. Del primo fanno parte (oltre al presidente e ai due vice presidenti di cui uno vicario), 3 componenti in rappresentanza degli Ordini dei Farmacisti, Veterinari e Psicologi, 4 componenti per le aree infermieristica e ostetrica, riabilitativa, tecnico-sanitaria e della prevenzione; i presidi delle facoltà di Medicina delle Università pugliesi e 2 componenti in rappresentanza delle associazioni di volontariato. L’assemblea, oltre che dall’Ufficio di Presidenza, è composta dai Presidenti degli Ordini dei Medici, da 9 medici, dai rappresentanti delle varie professioni sanitarie, delle associazioni che si occupano di salute e di diritti del malato e di enti e agenzie pugliesi.
Per l’Ordine dei medici di Bari “sarà proprio questa ampia e variegata composizione prevista per l’Assemblea, a garantirne la rappresentatività e l’autorevolezza. Sarà infatti espressione delle diverse professioni sanitarie – tutti gli Ordini vi sono rappresentati – ma anche del mondo dell’associazionismo, di quella “società civile” a cui il sistema sanitario deve in ultima istanza rendere conto”.
Ma il via libera del Consiglio regionale all’approvazione del nuovo organo non è che il primo passo. “Varata la legge, è ora tempo di aprire una riflessione che accompagni la fase attuativa, definendo il dettaglio dell’organizzazione del consiglio”.
“Siamo molto soddisfatti – commenta il presidente dell’Omceo di Bari, Filippo Anelli – il Csr rappresenta una grande opportunità per tutto il sistema sanitario pugliese, che potrà contare sul patrimonio di competenze rappresentato dalle professioni”.